Milano, 23 marzo 2017 - 17:21

È morto Tomas Milian a 84 anni
Dai film d’autore a “Er Monnezza”

L’attore è deceduto a Miami. Nato a Cuba, viveva da molti anni negli Usa ma era noto sopratutto in Italia dove aveva lavorato con autori come Lattuada, Visconti o Maselli

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Ha lavorato con Lattuada, Visconti e Pasolini, ma se in Italia si chiede chi è Tomas Milian la risposta è quasi sicuramente una sola, «Er Monnezza». Il suo bagaglio di interpretazioni conta collaborazioni prestigiose, da cinema d’autore, eppure la fama, quella vera, era arrivata sono negli anni ’70, quando aveva recitato in film polizieschi all’italiana (con il doppiaggio di Ferruccio Amendola) dando vita a personaggi cult: il burbero maresciallo Nico Giraldi e poi, soprattutto, il ladruncolo romano Sergio Marazzi, alias «Er Monnezza». Tomas Milian è morto mercoledì pomeriggio per un ictus, all’età di 84 anni, nella sua casa di Miami, dove viveva ormai da tempo.

Nato a Cuba

Nato a L’Avana il 3 marzo del 1933, è figlio di un generale dell’esercito del dittatore Machado che viene poi arrestato dopo il colpo di stato Batista. Dopo il rilascio, il padre torna a vivere con il figlio, ma il loro difficile rapporto si interrompe tragicamente con il suicidio del genitore davanti al ragazzo, che ha solo 12 anni. Tomas allora lascia Cuba per gli Stati Uniti e ottiene la cittadinanza. Negli States comincia la sua formazione da attore: prima si iscrive all’Università dell’Accademia Teatrale di Miami e poi si trasferisce a New York, dove impara l’arte del teatro di Broadway.

L’arrivo in Italia

La carriera però decolla quando si trasferisce in Italia, alla fine degli anni Cinquanta. Firma un contratto che lo lega alla Vides di Cristaldi e tra il 1960 e il 1966 recita ruoli impegnati guidato da registi di altissimo livello: Alberto Lattuada, Valerio Zurlini, Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini, oltre allo stesso Bolognini. Non solo, recita al fianco di Claudia Cardinale, in I delfini e Il bell’Antonio del 1960, Gli indifferenti del 1964, e Ruba al prossimo tuo di Francesco Maselli del 1968. Nel 1967, dopo il buon successo di The Bounty Killer, è protagonista di La resa dei conti, spaghetti-western diretto da Sergio Sollima. E poi interpreta gli indimenticabili personaggi di «Cuchillo» e «Chaco».

I film cult degli anni ‘70

Il successo arriva, come detto, solo negli anni ‘70 grazie ai suoi ruoli in pellicole che sono diventati veri e propri cult del cinema italiano. Film come La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide di Sergio Martino, con Luc Merenda e Mel Ferrer, Roma a mano armata, con Maurizio Merli, Il giustiziere sfida la città, Milano odia: la polizia non può sparare con Henry Silva e Ray Lovelock e La banda del gobbo.

Nico Giralndi e Er Monnezza

Sono due, però, i ruoli che più di altri lo rendono celebre: il primo, Nico Giraldi, maresciallo di polizia dai modi burberi, molto poco convenzionali, e con un passato negli ambienti della malavita . Il secondo personaggio, e probabilmente il più famoso, è Sergio Marazzi, o meglio «Er Monnezza«, un ladruncolo romano protagonista di quattro film con la parlata volgare e l’uniforme inconfondibile: tuta da meccanico, scarpe da tennis bianche, capelli ricci nascosti da un cappello e barba folta.

La commedia erotica

Tomas Milian, poi, tra il 1976 e il 1981 Milian si dedica anche alla commedia erotica all’italiana come 40 gradi all’ombra del lenzuolo, un film a episodi di Sergio Martino con Edwige Fenech,Uno contro l’altro, praticamente amici, con Anna Maria Rizzoli e Renato Pozzetto e Messalina, Messalina! di Bruno Corbucci del 1977. Nella sua filmografia, anche due film a sfondo politico con Gian Maria Volonté.

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