14 novembre 2018 - 21:55

Raccontare oltre la censura il festival in memoria di Maria Grazia Cutuli

Dal Medio Oriente al Nord Africa alla Russia torna «Racconti di guerra» tre appuntamenti per ricordare l’inviata del «Corriere» a diciassette anni dalla sua morte

di Redazione Esteri

Raccontare oltre la censura il festival in memoria di Maria Grazia Cutuli
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Sono trascorsi diciassette anni da quando Maria Grazia Cutuli cadde in un’imboscata mentre cercava di raggiungere Kabul con altri reporter, tutti uccisi dai banditi talebani. La sua memoria, il suo lavoro, sono parte della storia comune del Corriere della Sera e dei suoi lettori.

Ed è per questo che, per il terzo anno consecutivo, la redazione Esteri — in collaborazione con la Fondazione Corriere — organizza per ricordarla «Racconti di guerra», tre appuntamenti durante il weekend milanese di Book city che sono anche il coronamento di un anno di Conversazioni Estere, il progetto laboratorio — nato proprio con lo spirito di avventura e la voglia di raccontare il mondo che animava Maria Grazia — pensato dal Corriere con alcune colleghe di Radio Popolare, il Foglio e Rivista studio.

Il tema di quest’anno è «Nonostante la censura»: come si parla di Islam, di guerra, di regimi, come si cerca la verità in mezzo al rumore, alla propaganda, alle contro verità? Si comincia domani sera alle 20:30 in sala Buzzati (per partecipare basta prenotarsi su www.rsvpfondazionecorriere.it) proprio da qui, con gli inviati del Corriere Lorenzo Cremonesi e Guido Olimpio che, narrando le terribili vicende di Sergei e Yulia Skripal e di Jamal Khashoggi, ragionano su come sempre di più i regimi colpiscano, troppo spesso impuniti, i dissidenti all’estero. Sabato sera invece, sempre alle 20:30, Beppe Severgnini e Hwaida Saad, giornalista libanese del New York Times a Beirut, parleranno del conflitto senza fine in Siria che Saad, anche attraverso una rete di contatti costruiti nel tempo via Skype e WhatsApp, è riuscita a raccontare nonostante i limiti all’accesso imposti dal governo e i pericoli sempre più grandi nelle zone controllate dagli estremisti.

Il clou della tre giorni è poi domenica a mezzogiorno, quando la vice direttrice del Corriere Barbara Stefanelli consegnerà il premio Cutuli 2018 a Kamel Daoud. Lo scrittore algerino discuterà subito dopo con Edoardo Albinati delle «conseguenze delle parole», e della faticosa conquista e difesa, da opposte censure e ideologie, di un pensiero indipendente e non incasellabile.

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